ArChiMin Obiettivi

Per la natura delle fonti analizzate, le aree per le quali si sono raccolte maggiori informazioni ricadono nei territori comunali di Massa Marittima e Montieri.
Rispetto alle diverse segnalazioni reperite in bibliografia le aree minerarie individuate per il territorio del comune di Massa Marittima che mostrano caratteristiche idonee ad un loro inserimento nel progetto, aree quindi per le quali le valenze storico-archeologiche ed ambientali siano potenzialmente rilevanti, sono quelle di Serrabottini/Poggio Lecceta, Niccioleta
Vecchia/Monterai, Podere Altini. In tutti questi casi sono presenti pozzi chiusi ed accessi ancora aperti. Sono inoltre individuabili discariche, anche di notevole entità, tali da permettere valutazioni su aspetti di contaminazione ambientale.
Oltre ad esse vi sono aree per le quali le indagini archeologiche già ultimate o in corso di realizzazione inducono ad una valutazione approfondita del potenziale; si tratta in particolare: dell’area di Marsiliana/Pian delle Gore (comune di Massa Marittima), zona ben nota in letteratura per la presenza di significativi accumuli di scorie della lavorazione del rame, e di Cugnano/Trifonti (Comune di Monterotondo Marittimo) (Figura 8), uno dei castelli minerari in corso di scavo da parte del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali. Su questo sito la massiccia presenza di scorie e la particolare conformazione dell’altura inducono a ritenere che lo sfruttamento minerario dei locali giacimenti di tetraedrite fosse già attivo prima dell’XI secolo.
Per il comune di Montieri le numerose indicazioni raccolte individuano più di un sito con caratteritische favorevoli all’effettuazione di analisi combinate storico/ambientali; attualmente riteniamo di inserire nei siti campione l’area di Poggio Carbonaie, a ridosso del torrente Marsino, la più idonea per l’accessibilità al sottosuolo e per la presenza di acque nelle immediate vicinanze delle miniere.

Archeologia e chimica per il patrimonio minerario