Obiettivo 2: Campionamenti archeologici e chimico-fisici delle emergenze segnalate in bibliografia e loro localizzazione mediante l'uso di strumenti di posizionamento satellitare (GPS): informatizzazione dei dati

Attività 1- La fase 2 prevede la verifica a campione sulle aree minerarie ed il posizionamento delle emergenze individuate. L'ubicazione delle antiche miniere sarà accertata con precisione mediante l'uso di strumenti di posizionamento satellitare (GPS); ciò limiterà le difficoltà tradizionalmente incontrate nelle aree a bassa visibilità, quali i campi minerari, e renderà le informazioni immediatamente fruibili su base cartografica vettoriale e facilmente aggiornabili. Lo studio delle emergenze archeo-minerarie, oltre a prevederne il posizionamento, affronterà il loro sviluppo in sotterraneo in tutti i casi nei quali le condizioni geologiche e geomorfologiche dei terreni lo consentiranno. La schedatura delle miniere seguirà i parametri previsti nell’analisi di cavità minerarie ed antropizzate che è stata impostata per il vicino territorio campigliese ed è stata adottata in ultimo anche dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana; ciò favorirà un raccordo efficace fra istanze della ricerca e necessità di tutela, collegando le diverse Istituzioni che operano sul territorio.
I parametri salienti che verranno presi in considerazione includono:
· Misura della profondità dei pozzi,
· Orientamento delle coltivazioni in sotterraneo
· Tecniche di sviluppo delle stesse
· Presenza di tracce di attrezzi sulle pareti.
Attività 2- Per quanto riguarda la parte scientifica questa fase prevede due azioni i) la prima riguarda la messa a punto di metodiche innovative per l’analisi dei reperti e dei campioni del territorio provenienti dai siti archeominerari. Insieme alle metodiche analitiche classiche (chimiche, mineralogiche etc.) verranno utilizzate metodiche spettroscopiche e di superfice come la xray fluorescence XRF, la secondary ion mass spettroscopy.(SIMS), la microscopia elettronica e la spettroscopia infrarossa di superficie. ii) la seconda prevede lo studio di metodiche chimiche e chimico-fisiche utilizzabili per la stabilizzazione sia di reperti che di aree di siti industriali particolarmente significative.
Questo tipo di attività è molto importante in quanto consentirà di ottenere due tipologie di informazione:
- la prima riguarderà i reperti e il tipo di lavorazione effettuato in un determinato sito. Attraverso una trattazione statistica multivariata dei dati potrà essere stabilito la provenienza territoriale delle materie prime. Inoltre, la conoscenza delle caratteristiche dei reperti sarà la base per l’obiettivo operativo successivo della messa a punto di materiali e formulazioni tendenti alla stabilizzazione e alla conservazione dei manufatti e delle aree minerarie di particolare rilevanza nel rispetto della sicurezza per l’ambiente e le persone.
- la seconda riguarderà lo studio delle aree minerarie in esame e la messa a punto di metodiche per la caratterizzazione della contaminazione da metalli delle matrici ambientali che insistono nei dintorni dei siti minerari. Tale attività è di grande interesse in quanto può fornire informazioni riguardo la disposizione originaria degli impianti, oramai non più visibili, e il tipo di lavorazione che veniva effettuato in un particolare sito. Questo tipo di indagine presenta interessanti potenzialità per la ricerca e la scoperta di nuovi archeo-minerari finora non noti.